Il suo primo ricordo “ pittorico” risale all asilo: si schiacciava gli occhi con le dita per poi disegnare le forme e i colori che le apparivano, e porta ancora dentro di sé quell insoddisfazione di non riuscire a riprodurli così come li vedeva.

Da allora non ha più smesso di giocare con le immagini e le parole, con i colori e i materiali, lasciando il suo segno su più superfici.

Alla pittura (su tele, componenti d' arredo, tessuti, muri, biciclette e auto) da più 20 anni alterna la professione di disegnatrici per tessuti. Sia nel lavoro quotidiano che nei suoi quadri ha sempre sperimentato più tecniche, alternando una pittura materica, corporea, dai colori intensi, di grandi superfici,ad un tratto più intimo e delicato, a metà tra l acquarello e il disegno su supporti più piccoli e leggeri.

Nell’ ultimo periodo invece si sta rifugiando nel ricamo creativo, scoprendo nel suo ritmo ripetitivo una sorta di pulizia e meditazione interiore.