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TOVAGLIA 

Tovaglia (e 6 tovaglioli) tessuta a mano da artigiani beninesi, all'interno del cortile del Palazzo Reale di Abomey.

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Base d'asta: 50 euro

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l'artista

Il Palazzo Reale di Abomey si sviluppa su 47 ettari e comprende i resti di quelli che furono i palazzi dei 12 re che si susseguirono sul trono di Abomey dal XVII agli esordi del XX secolo. Ad ogni intronizzazione era usanza che il nuovo regnante avesse il proprio palazzo e non ereditasse quello del suo predecessore. Con la caduta di Behanzin nella battaglia di Abomey del 1892 contro i francesi, il complesso venne dato alle fiamme per evitare che cadesse nelle mani del nemico. Oggi sono fruibili, restaurati e musealizzati i due palazzi principali, nonché sede dei due più importanti sovrani che resero grande il Regno di Dahomey, Ghezo e Glélé. Al loro interno si conservano ancora oggi alcuni paramenti, arredi, oggetti e suppellettili originali. Le architetture sono interamente edificate in mattoni di argilla dalla tipica colorazione rossa della regione, in pianta rettangolare con sale in successione e copertura in paglia e canne, e decorati in facciata da tipiche formelle in terracotta colorata che rappresentano elementi simbolici e animali totem, legati alle origini e alle imprese di ogni Re. I luoghi di culto e i mausolei nei cortili sono invece di forma circolare. 

Nel cortile interno lavorano numerosi artigiani locali che lavorano e vendono i loro tessuti; la lavorazione dei tessuti è un’arte tipicamente beninese, risalente all’antico regno di Dahomey, di cui ancora oggi sono attive le fabbriche reali ad Abomey, che confezionano i caratteristici arazzi con la tecnica « patchwork ».

Altri esempi particolarmente ricchi sono i tessuti-gioiello degli yoruba, interamente ricoperti di perline.

Artigiani beninesi

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