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"Per crescere un bambino
ci vuole un intero villaggio"
PROVERBIO AFRICANO
TerraLuce onlus e gli Amici di Zinviè
da sempre sostengono
la CURA e l'EDUCAZIONE dei più piccoli
200 euro all'anno è la cifra con cui
in Africa è possibile garantire
cibo, abiti, iscrizione e materiale
scolastico ad un bambino.
VUOI SAPEDRNE DI PIU'? Contattaci!

L'INFANZIA
L'articolo 6 della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, approvata il 20 novembre 1959 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e revisionata nel 1990, recita:
"Ogni fanciullo ha un diritto innato alla vita”.
In Africa ed India, invece, paesi dominati da povertà, guerre, malattie e sfruttamenti, i bambini rappresentano da sempre la parte di popolazione “debole”, quella su cui pesano violenze, abusi e sottomissioni. Il diritto alla vita ed all’infanzia viene negato quotidianamente ed i bambini divengono merce di scambio, soldati arruolati, rapiti, prostituiti ed infine abbandonati per le strade come orfani dimenticati dalla società.
Dinnanzi ad una realtà così drammatica, non abbiamo potuto restare indifferenze e da anni, come gruppo e Associazione, ci adoperiamo per portare aiuto e sostegno ai tanti piccoli accolti e curati dalle suore di San Camillo e da altri nostri missionari di riferimento.
In Africa, l’Associazione garantisce cibo ed istruzione a 150 bambini accolti presso l’asilo di Zinviè (Benin) e la scuola dei “Sassi Bianchi” a Koupela (Burkina Faso), a cui è stato donato anche un nuovo refettorio e una tettoia sotto cui le mamme possono attendere i bambini al termine delle lezioni.
Sempre in Benin, molti aiuti sono destinati ai circa 50 bambini e ragazzi, compresi tra i 4 ed i 21 anni d’età, ospitati presso l’orfanotrofio di Abomey da Suor Immacoulè e dalle sue consorelle. Recentemente, nel 2014, parte dei proventi ha permesso di ricostruire la cucina, distrutta durante un incendio. Nel 2015 sono stati inaugurati 3 dormitori e 2 aule nell’orfanotrofio di Tchaourou (Benin), da tempo in condizioni estreme, in cui vivono una sessantina di bambini seguiti dall’abile e attenta Suor Pancrace.
In India, invece, a Mangalore, presso “Jeevadan”, Casa della Vita, gli aiuti garantiscono il sostentamento delle giovani donne affette da AIDS e delle loro bambine sieropositive, mentre a Tariode, sperduta missione nascosta nella foresta dello stato del Kerala, sono i bambini con disabilità a poter godere di un luogo sicuro e di un costante controllo medico. Nel distretto di Basalore, ad Orissa, i proventi raggiungono l’ospedale in cui vengono accolti altri bambini portatori di disabilità ed infine, a Karamalala, cibo e cure sono assicurati ai 50 bambini dell’orfanotrofio.
Sussidiarietà, solidarietà e tutela: principi costituzionali italiani in cui rientra anche lo “stile” con cui opera l’Associazione
Sussidiarietà: assunzione sociale di responsabilità del bene comune. Aiutando realtà in difficoltà ci si prende carico della sorte di altre persone e si diviene difensori a sostegno delle fragilità umane.
Solidarietà: un aiuto concreto che tiene sempre conto dell’importanza delle tradizioni e dei valori culturali di ogni popolo e diviene rispettosa dello sviluppo dell’individuo senza sradicarlo dalla propria terra.
Tutela: protezione dei bambini e del loro diritto insindacabile alla vita.

Far crescere
i bambini di India e Africa
Sostenere queste realtà
vuol dire poter sostenere la vita
di ogni bambino presente
e garantir ad ognuno di loro,
portatore della propria storia e
del proprio passato, un futuro di riscatto e di gioia.
Significa cioè, anche a distanza, divenire quel "villaggio" che lo aiuta a crescere nonostante le difficoltà della sua esistenza!